Descrizione
Sono numerose le criticità rilevate nella sanità sarda che riguardano la programmazione e la contingenza emergenziale.
La carenza cronica di medici di famiglia, di pediatri e di specialisti territoriali, generata da prepensionamenti, dimissioni e da un sistema di accesso alla facoltà di medicina generale ancora troppo stringente rispetto al reale fabbisogno dell’isola. La concentrazione di camici bianchi nei grandi centri di Cagliari e Sassari crea una disparità territoriale non più accettabile che impone un ripensamento strutturale.
Parte dall’attualità più stretta l’attenta analisi sullo stato della Sanità territoriale regionale della VI commissione istruttoria del Consiglio delle Autonomie Locali dedicata alla Sanità e alle Politiche sociali, Salute, personale delle ASL, igiene veterinaria, attività sportive, alimentazione, emigrazione e immigrazione, presieduta da Mariano Cogotti, che si è riunita questa mattina nella sede del Cal, in Piazza Palazzo a Cagliari.
“Potenziare i servizi sanitari decentrati di prossimità per ridare a tutti i territori pari dignità è un’esigenza non più rinviabile”. Lo ha detto la presidente del Cal, Paola Secci, intervenendo alla riunione.
Al termine è stato chiesto un incontro urgente all’on. Mario Antonio Mundula, presidente della VI commissione del Consiglio regionale, al quale verranno sottoposte, per punti, una serie di criticità riscontrate.
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Ultimo aggiornamento
05/09/2023